Esplodono le riserve aziendali in Bitcoin: 60 nuovi annunci in una sola settimana

Le criptovalute sono considerate una classe di asset di investimento ad alto rischio. Investire in crypto può comportare la perdita parziale o totale del capitale. Il contenuto di questo sito web è destinato esclusivamente a scopo informativo e didattico e non deve essere interpretato come consulenza finanziaria o di investimento.
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Oltre 60 aziende in tutto il mondo hanno da poco annunciato piani di acquisto per aggiungere Bitcoin alle proprie riserve strategiche, confermando segnali sempre più forti sull’importanza del mercato delle criptovalute. Intanto BTC Bull premia gli holder del token con airdrop legati ai movimenti di prezzo di Bitcoin, attirando numerosi investitori con la sua prevendita milionaria. 

La settimana scorsa è stata densa di movimenti sul fronte delle acquisizioni aziendali di criptovalute. Secondo i dati condivisi da @btcNLNico su X, tra il 9 e il 13 giugno, sono state più di 60 le aziende in tutto il mondo ad aver annunciato pubblicamente di aver acquistato Bitcoin o di volerlo fare a breve. 

Non si tratta solo di nomi nuovi che si avvicinano per la prima volta alla principale crypto, ma anche di realtà già coinvolte che decidono di aumentare la propria esposizione. In pratica, si sta assistendo a una vera accelerazione nella fase di adozione istituzionale, con segnali sempre più chiari che Bitcoin si sta ritagliando un ruolo centrale nell’infrastruttura finanziaria di molte imprese.

Sei nuovi ingressi e oltre 2.500 Bitcoin aggiunti in totale

In mezzo a questo fermento, sei aziende hanno ufficializzato l’apertura di riserve in Bitcoin e tra queste ci sono nomi come American Bitcoin Corp, Bitmine e Gumi

La sola American Bitcoin Corp ha iniziato con 215 Bitcoin e si prepara ora a una fusione pubblica sotto il ticker $ABTC. Tutte insieme, queste nuove entrate hanno messo a bilancio 404 Bitcoin, ma la parte più interessante arriva dai nomi già attivi nel settore, con 23 aziende che hanno aumentato le proprie riserve aggiungendo complessivamente 2.188 Bitcoin. 

Strategy guidata dal massimalista di Bitcoin Michael Saylor, si è rivelata la più aggressiva, con un’aggiunta da 1.045 Bitcoin, affiancata da un’IPO da 979,7 milioni di dollari chiusa il 10 giugno. Altri movimenti rilevanti sono stati quelli di Remxpoint, che ha acquistato 279,9 Bitcoin; KULR, che ne ha aggiunti 118,6, e Cipher Mining, la cui riserva è cresciuta di altri 111 BTC. 

Da segnalare anche alcune piccole realtà che, pur con acquisti più contenuti, tra 1 e 10 Bitcoin, stanno entrando in gioco: tra queste Vanadi Coffee e Rocksoft. Un segnale evidente che l’interesse ormai non si limita più solo ai grandi nomi.

Afflussi da capogiro anche sul fronte ETF

In parallelo a questa ondata di acquisti da parte delle aziende, anche gli ETF stanno registrando un ritorno d’interesse. IBIT di BlackRock, ad esempio, si avvicina da solo al miliardo di dollari di afflussi settimanali. 

Se gli annunci già formalizzati non fossero abbastanza, nove aziende hanno anche rivelato piani concreti per acquistare ulteriore Bitcoin, per un totale potenziale di circa 1,83 miliardi di dollari. Tra queste, ANAP ha completato un round di raccolta fondi che include una previsione d’investimento pari a 585 Bitcoin, mentre Mélioz ha raccolto 32,5 milioni di dollari, con una struttura di warrant che potrebbe portare all’acquisto di ulteriori 69,48 milioni in Bitcoin. 

Afflussi da capogiro per gli ETF

In Europa, l’azienda francese The Blockchain Group ha lanciato un programma di capitale da 300 milioni di euro, con l’autorizzazione degli azionisti a spingersi fino a 10 miliardi di euro. Anche in questo caso, Bitcoin è parte integrante del piano di crescita.    

Quello che fino a pochi anni fa sembrava un esperimento isolato di qualche pioniere visionario si sta trasformando, quindi, in una tendenza concreta, tangibile.

Le aziende stanno iniziando a vedere Bitcoin non solo come asset speculativo, ma come un elemento strutturale della propria strategia di crescita e gestione della riserva aziendale.  

BTC Bull (BTCBULL): il token che lega le ricompense per la community ai movimenti di di prezzo di Bitcoin

In un momento in cui sempre più aziende scelgono di integrare Bitcoin nelle proprie strategie di tesoreria, anche il panorama dei nuovi progetti crypto si arricchisce di soluzioni alternative per esporsi a BTC in modo indiretto ma potenzialmente molto vantaggioso. 

Tra queste, si distingue BTC Bull ($BTCBULL), un progetto nato con un’idea semplice ma efficace: trasformare i traguardi storici di prezzo raggiunti da Bitcoin in premi concreti per i possessori del token $BTCBULL. 

La roadmap di BTCBULL

Il token $BTCBULL, infatti, lega la propria struttura a un meccanismo di airdrop in Bitcoin veri, attivato ogni volta che Bitcoin tocca nuovi livelli di prezzo significativi prefissati, come ad esempio 150.00 dollari, 200.000 dollari ecc.

In questo modo, chi detiene $BTCBULL può beneficiare indirettamente della crescita della principale crypto, cioè senza doverla acquistare direttamente. Non è un caso, dunque, che il progetto abbia attirato rapidamente l’attenzione di molti investitori, raccogliendo nella sua attuale prevendita oltre 7,2 milioni di dollari.

Il prezzo attuale di un singolo token è fissato ad oggi a 0,002565 dollari. Tuttavia, la prevendita è ormai prossima alla sua conclusione. Restano infatti solo 11 giorni al listing del token $BTCBULL sugli exchange.

Chi intende ottenere una posizione alle condizioni più vantaggiose possibili dovrebbe, quindi, valutare di entrare ora nel progetto. Dopo il listing, infatti, molti analisti prevedono un impennata del prezzo del token.

By Elia Menghini

Elia Menghini ha iniziato il suo percorso accademico in Ingegneria Informatica, specializzandosi successivamente in tecnologie blockchain. Dopo anni di ricerca e consulenza nel settore fintech, è oggi riconosciuto come esperto nell’analisi di progetti crypto e soluzioni decentralizzate.